- Dettagli
-
Creato Domenica, 10 Ottobre 2010 17:17
Come anticipato e promesso alcuni mesi fa abbiamo presentato al 19esimo congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) di Gotheborg (la più grande società scientifica di dermatologia d’Europa) le nostre innovazioni nel campo della cura della vitiligine.
Dei soli 34 lavori scientifici sulla vitiligine accettati dall’Accademia Europea, fra poster e presentazioni orali, provenienti da tutto il mondo, quelli del GISV sono stati addirittura 5, ed hanno ottenuto un notevole interesse da parte della comunità scientifica presente.
Volendo riassumere in brevi cenni i temi da noi trattati sono stati:
-
La dimostrazione che le chiazze di vitiligine in fase di peggioramento assumono caratteristiche morfologiche peculiari e riconoscibili. Attraverso il follow-up fotografico mensile di più di 90 pazienti per un anno, abbiamo definito i criteri morfologici attraverso i quali la vitiligine mostra i segni di peggioramento, stazionarietà e miglioramento. Questo è il pilastro della visita dei medici del GISV e il punto di partenza per curare la vitiligine. (Abstract dal titolo: One year of monthly photographic follow-up in 90 vitiligo patients: rationalization of vitiligo patches morphology)
-
Il nostro metodo di misurazione dell’Attività della vitiligine il Vitiligo Activity Index (VAI). Il nostro piccolo fiore all’occhiello è andato sul web ed è sfruttabile da tutti, gratuitamente. Ancora meglio, siamo riusciti grazie al provvidenziale aiuto di pazienti informatici, a progettare e realizzare una applicazione per iphone anch’essa gratuita e facilmente scaricabile. (presto sarà in italiano e altre lingue come richiestoci da molti, oltre ad implementare caratteristiche di archiviazione e grafici di andamento) (Abstract dal titolo: Vitiligo activity index, a new activity evaluation index for bilateral Vitiligo Vulgaris).
-
La crema alla piperina ha raggiunto il suo primo successo internazionale ed è ora pronta per manifestare tutta la sua attività nella cura della vitiligine, specialmente in persone con un VAI compreso fra 0,3 e -1. Come vi abbiamo anticipato a gennaio o febbraio sarà disponibile in tutte le farmacie. (Abstract dal titolo: Testing a piperine cream with and without ultraviolet B phototherapy in 75 patients affected by bilateral vitiligo).
-
Anche per quanto riguarda il fenomeno di Koebner (cioè la formazione di nuove chiazze di vitiligine nella sede dei traumi fisici) abbiamo ampliamente dimostrato che avviene solo quando la vitiligine è in peggioramento (VAI compreso fra 0,5 e 3) e che dunque è prevedibile ed evitabile. (Abstract dal titolo: The Koebner phenomenon in vitiligo).
-
In ultima analisi, soprattutto grazie alla comunicazione orale intitolata “Treating vitiligo in relation to the Vitiligo Activation Index (V.A.I.): Two years of experiences” abbiamo portato i nostri dati relativi ai risultati della cura della vitiligine attraverso il protocollo del GISV, che si basa sulla attività della malattia e dunque sul VAI. Dimostrando che non esiste “una” cura della vitiligine ma un trattamento adeguato a ogni fase della stessa, e che se non si seguono queste regole anche il migliore dei trattamenti facilmente fallirà il suo obiettivo.
Siamo veramente felici anzi “raggianti” direi, in meno di 3 anni dalla costituzione del gruppo abbiamo fatto più di quanto era nelle nostre aspettative e questo ci riempie di gioia e di gratitudine nei confronti dei pazienti che si sono prestati a tutte le “angherie” fotografiche e terapeutiche da noi proposte.
Quello che questa bella storia ci dimostra è che la ricerca e la terapia della vitiligine (come di ogni altra malattia) hanno bisogno di medici e di pazienti che collaborino nel reciproco rispetto.
Ci dimostra anche che non è assolutamente vero, come spesso viene detto dai colleghi, che non c’è niente da fare nella vitiligine, ma che anzi da oggi la strada è meno in salita di sempre e che siamo sicuri di aver intrapreso il giusto sentiero per arrivare alla soluzione definitiva di questa malattia.
Vorrei precisare che, oltre al fondamentale aiuto dei pazienti, a nostro vantaggio vi è anche la completa estraneità a ditte farmaceutiche e istituzioni universitarie che a volte, come le bruttissime cronache giudiziarie ci mostrano in questi giorni, hanno scopi ben diversi dalla scoperta di una terapia della vitiligine.
A questo punto non ci rimane che ringraziare davvero a tutti di questo successo che in larga parte è dovuto a voi.
